Se fosse una pièce teatrale, sicuramente si chiamerebbe “L’ultima Opera di Jean Paul Gaultier“.
Ieri, dopo 50 anni di carriera nel mondo della moda, l’stilista ha dato l’addio alle passerelle dell’haute-couture. Ma, prima di parlare della sfilata e delle star che hanno calcato la passerella, chi è Jean Paul Gaultier?
“Uno stilista che non ha mai studiato” è la frase che verrebbe in mente a chiunque leggendo la sua storia; perché Gaultier non ha mai frequentato scuole per stilisti. La sua attività è iniziata agli inizio degli anni 70 come assistente di Pierre Cardin, al quale un giovane aspirante stilista aveva mandato i suoi bozzetti.
Un enfant terrible, che avevano dato alle sue collezioni un’area scandal. Ogni collezione di J.P. si colloca su quell’universo dello scandalo con corsetti, reggiseni a punta, tessuti grotteschi.
Una moda che è punk, libera da ogni condizionamento, irriverente, reale. Un misto tra Alexander McQueen e Vivienne Westwood, un filo conduttore che porta la donna a mostrare il meglio di se stessa.
I suoi abiti che vestono Madonna, abiti che diventano iconici. Immortali.
E ora, dopo 50 anni di carriera, dice addio alle passerelle dell’haute couture con una sfilata evento durante la quale le grandi donne della moda sfilano indossando i suoi capi: Dita Von Teese, Amanda Lear, Irina Shayk, Naomi Campbell. Sfilata che ogni persona nel mondo ha potuto seguire attraverso stories e foto direttamente dal profilo Instagram della Maison.
“La mia non è una fine, ma un nuovo inizio”
ha dichiarato il bambino ribelle. Un nuovo inizio con un progetto della maison che prende ispirazione proprio da lui.
E allora a questo fantastico stilista va un ringraziamento, da parte di tutto il mondo della moda, per la sua perseveranza e per la sua arte che ha messo a disposizione di tutti. Per aver rotto gli schemi dando alla donna potere, trasgressione, forza senza mai peccare di volgarità.
Un grazie per ciò che è stato, aspettando ciò che sarà.