“Questo non è un mondo in bianco e nero. Per essere vivo io dico che i colori devono vorticare. E io credo che forse oggi noi tutti arriveremo ad apprezzare la bellezza del grigio.
(Kennith Corey Mccoy)”
C’è chi considera il grigio un colore spento, un miscuglio di colori che da vita a qualcosa di ibrido e indefinito. Chi, d’altro canto, gioca con tutte le tonalità, la cosiddetta “scala di grigi” per creare abbinamenti sempre nuovi.
Ho provato anche io a giocare con le varie tonalità per creare un outfit comodo che non fosse però piatto e anonimo. La scala di grigi ci permette di variare e dare al nostro outfit ogni volta una sfumatura diversa, tante quante sono le tonalità di grigi che indossiamo.
Ogni outfit che si rispetti, sappiamo,deve essere completato da accessori che catturano l’attenzione; quelli che ho scelto io sono fatti a mano da due giovani designer e racchiudono al loro interno la maestria del lavoro a mano, la passione dell’idea, la cura per i dettagli.
“Make art not friends” recita la pochette di Nero – La Factory che coniuga l’ironia accattivante della frase ad uno stile minimal ma non per questo semplice o banale
Chi mi conosce sa della mia passione smisurata per i cappelli e gli accessori per i capelli: da Cietta Studio ho scoperto le Cicogne: turbanti fatti a mano intrecciando magistralmente la stoffa. Ho scelto un colore minimal che ben si abbinasse al mio outfit anche se la scelta di colori delle Cicogne di Cietta è davvero ampia.
La dicotomia tra il normcore dell’outfit e l’estro degli accessori che creano qualcosa di unico e, allo stesso tempo, declinabile all’infinito
Uomini. “Ho l’umore grigio”
Donne. “Ho l’umore tra il grigio tortora, il grigio antracite e il grigio ardesia”.
(Fragmentarius)