Il cielo stellato di Luglio ha fatto da cornice alla notte più modaiola dell’estate, un’atmosfera calda e familiare resa elettrica dai talenti che si sono susseguiti sul palco: la UED Fashion Night 2017 è stata una vera e propria sorpresa.
La Fashion Night inizia già dal primo pomeriggio con i ragazzi impegnati negli ultimi preparativi: prove d’abito, trucco, capelli. Ogni cosa deve essere perfetta per il grande evento.
Gli allievi del terzo anno, diplomati la scorsa settimana hanno mostrato la loro prima collezione al pubblico della Fashion Night.
Manuel Iervese con i suoi capi in jeans che riscrivono l’eleganza attraverso uno stile che sorpassa tutti i cliché
La collezione Fusion di Jlenia di Bonaventura si ispira alla complementarietà degli opposti: tagli, tessuti e colori che si incastrano perfettamente tra loro per creare qualcosa di ricercato e mai visto
Giulia Incitti e la sua Identity trascende generi e ruoli: veste l’uomo e la donna che vogliono essere alla moda mantenendosi fuori dai canoni comuni
Manuel di Clemente (in arte Mallem) presenta Listen, una collezione fatta di assonanze e contrasti in una rivisitazione moderna dell’anima vintage
Cut Out di Martina Gaspari rompe ogni schema: ispirata alle Attese di Fontana è una collezione i cui capi presentano tagli e contaminazioni tra tessuti (pelle, seta, chiffon, cady)
Wu Kexian e That’s not me ci catapultano in un universo spaziale e psichedelico. La luce e l’oscurità si fondono all’interno dello stesso capo mostrando la duplice natura che è nascosta in ognuno di noi
Stefania Curci descrive la sua donna con Wonderlust: una donna moderna che si muove con destrezza in società, una donna che non rinuncia all’eleganza, che viaggia e che non ha voglia di provarsi delle cose belle della vita
Sundering on me di Fabrizio Rocchio è la traduzione di una necessità: avere capi confortevoli e non banali per sentirsi a proprio agio in ogni momento della giornata, in ogni contesto. Forme over e materiali innovativi sono la chiave di volta dell’intera presentazione.
Da quest’anno è stata introdotta una novità: una giuria (di cui ho avuto il piacere e l’onore di farne parte) ha votato la collezione migliore. Il vincitore di quest’anno, che ha portato a casa una borsa di studio per un corso di specializzazione, è stato Davide Sabino.
Una vera è propria doccia fredda la collezione di Davide, I Am: la rivisitazione del rosa che noi tutti associamo alla palette femminile, che indossato dall’uomo è vera e propria avanguardia.
“Introspezione è dunque guardare dentro di sé una persona chiusa, stringata in fibre metalliche ma pur sempre rosa” (Anonimo)
Una notte che ha portato la moda alle stelle, la conclusione di un percorso che ha visto i ragazzi impegnati nell’ultimo anno a creare la loro prima, vera collezione di moda.
PH: Giulio Tolli